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Visual Training

(dal sito la palestra degli occhi di Paola La Rosa)

Esercitarsi con appositi esercizi utilizzati durante la rieducazione visiva insegna a migliorare e ottimizzare il modo di utilizzare la visione. La rieducazione visiva serve ad allenare, rinforzare i muscoli oculari, migliorando la percezione visiva e quindi l’apprendimento. 
Nel 1996, come optometrista, scrivevo:
Alla nascita quasi tutti gli esseri umani hanno una vista potenzialmente buona; ciò che si può apprendere e modificare nel corso degli anni è la visione. Con visione si intende la capacità di identificare, interpretare e comprendere quello che si vede.

Attraverso la visione riceviamo ben l’80% delle informazioni dall’ambiente circostante: è quindi un’abilità fondamentale per svolgere la maggior parte delle attività quotidiane, soprattutto per l’apprendimento e le mansioni lavorative. La visione è data da un insieme di abilità.

 Le abilità visive

Fissazione: puntare o spostare rapidamente lo sguardo da un oggetto all’altro.
Tracciamento: seguire oggetti in movimento in modo costante e preciso (es.: afferrare la palla, tenere il segno durante la lettura anche se il libro o il lettore cambiano di posto)
Visione binoculare: vedere con entrambi gli occhi e combinare le informazioni ricevute da ciascun occhio in modo da costruire un’unica immagine mentale.
Convergenza: far convergere gli occhi l’uno verso l’altro per guardare gli oggetti vicini (o le parole del libro alla distanza di lettura) e mantenere un allineamento oculare comodo ed efficiente nel tempo (durata dell’attenzione).
Stereopsi: determinare la profondità, il rilievo o la distanza relativa degli oggetti guardandoli contemporaneamente con entrambi gli occhi.
Campo visivo: area visiva nella quale è possibile vedere forme, individuare la posizione relativa degli oggetti nello spazio e apprezzare il contrasto e la sensibilità al movimento nella visione laterale.
Percezione della forma: organizzare e riconoscere gli stimoli visivi, notandone uguaglianze e differenze (la differenza tra “era” ed “are”, tra “nello” e “bello”, 21 e 12, “O” maiuscola ed “o” minuscola).

Alcuni individui hanno abilità visive insufficienti e, di conseguenza, faticano a svolgere le loro attività. Solo un corretto allenamento visivo può sviluppare e migliorare tutte le abilità visive.

Oggi la mia visione si è ampliata, ed insieme la mia consapevolezza. Quando applicavo il training visivo optometrico ottenevo buoni miglioramenti, sentivo però che non era sufficiente, doveva esserci qualcos’altro…

Oltre i muscoli, oltre la lunghezza dell’occhio, la forma della cornea, oltre la retina, durante il percorso dell’informazione, nella corteccia visiva, ed oltre…

Negli anni, un passo alla volta, sono andata oltre…insieme alla luce, seguendola nel suo percorso oltre la materia, attraverso le emozioni, le trappole della mente, attraverso piani di frequenze più alte, e ritrovando energia vitale, ed ancora e ancora luce.  Ricordo una citazione che mi affascinava quando iniziai i miei corsi di training visivo comportamentale, ed ancora mi affascina, ora che conosco le relazioni mente-corpo spiegate dalla psiconeuroendocrinoimmunologia:

“Secondo alcuni autorevoli testi di Aeronautica il CALABRONE non può volare a causa della forma e del peso del proprio corpo, in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare.”

I. Sikorski