Gruppo di supporto - educazione visiva naturale
Metodo Bates
Metodo Bates
Stai seguendo un percorso di educazione visiva naturale? Allora sei consapevole che la principale difficoltà che stai incontrando lungo questo affascinante, quanto a volte impervio percorso, è la mancanza di un supporto continuo e concreto.
Giorgio Ferrario
Stai seguendo un percorso di educazione visiva naturale con il metodo Bates o con altri approcci naturali alle difficoltà visive?Allora sei consapevole che la principale difficoltà che stai incontrando lungo questo affascinante, quanto a volte impervio percorso, è la mancanza di un supporto continuo e concreto.
Certo, se hai seguito un corso o lezioni individuali, hai appreso degli “esercizi”, delle pratiche (parlando di metodo Bates), e ricevuto indicazioni su come proseguire. Ma siamo sinceri, il corso o le lezioni sono finite, e ora devi portare nella vita di tutti i giorni, nelle ventiquattro ore di cui disponi ogni giorno, nelle attività che regolarmente svolgi, ciò che hai appreso… e li arrivano le difficoltà.
Vediamo di fare un attimo di chiarezza.
Forse ti sei avvicinato alle nostre proposte solo incuriosito dalla possibilità di poter affrontare in altro modo le tue difficoltà visive, di rimuovere gli occhiali che indossi da anni, o solo per mitigare o eliminare i disturbi visivi che ritrovi ogni sera dopo aver lavorato per ore davanti al monitor di un computer. Poi sei rimasto affascinato dalle pratiche che hai appreso, da ciò che hai compreso essere possibile per te in relazione alla tua vista, e hai deciso di proseguire, anche sempre più certo di potercela fare nel raggiungere i tuoi “obiettivi visivi”.
Ma ora “sei solo” nella tua giornata classica. Inserire un Palming in ufficio diventa complesso, non parliamo poi del Sunning, le oscillazioni non hai mai tempo di poterle fare, i micro caratteri… beh, quelli non ci stanno proprio nella tua giornata tipo, a meno di non rinunciare alla serata al cinema o a teatro con gli amici… insomma, non ci stanno dentro, punto.
Ed allora la demotivazione, la presa di coscienza di una realtà forse diversa e contrapposta alla tua idea di percorso possibile. Momenti di successo iniziali quindi momenti di sconforto ogni tanto, e poi di nuovo una boccata d’aria ed una nuova carica di energie di fronte all’ennesimo clear flash… che nonostante tutto ancora non smette di tornare.
Insomma, un tracciato più simile all’andamento di un cardiogramma che a ciò che ti aspettavi all’inizio. E poi… la vera difficoltà, quella reale e inopponibile: la tentazione di lasciar perdere, e la giustificazione altrettanto presente di averci provato… o di aver comunque fatto ciò che potevi.
Bene, questo NON è reale. Né la tentazione di mollare, né le giustificazioni che la tua Mente ti propone per lasciar perdere.
Tu hai fatto ciò che potevi per iniziare. Poi il tuo percorso ha acceso dentro di te relazioni anche importanti con altri aspetti della tua vita, si è intrecciato con altre componenti della tua esistenza, e tu che desideravi forse solo cambiare in meglio la tua vista, hai scoperto altro di te, altro di registrato nelle memorie della tua Mente e in tutto ciò che hai potuto scoprire di te, e magari non sempre piacevole… questa è la realtà.
Ed è a questo punto che diventa importante ricevere un supporto, un aiuto, qualcosa che ti possa incoraggiare a proseguire lungo il percorso che hai iniziato e che, oltre a momenti di sconforto, ti ha dato anche la possibilità di crescere, in qualche modo, anche attraverso il lavoro sulla tua vista e sul tuo modo di vedere.
Vediamo. Si tratta solo di una mia idea, ma ciò che credo possa rappresentare una soluzione a questo tipo di difficoltà, è un “Gruppo di supporto visivo”.
Hai presente la famosa “Lega alcolisti anonimi”? Ecco, qualcosa che possa funzionare in modo analogo. Un gruppo di persone che come te stanno facendo un percorso simile al tuo, e persone che hanno già percorso la stessa strada prima di te.
Non mi riferisco a corsi, a lezioni individuali con in trainer preparato, ma ad un gruppo di amici che si trova regolarmente per discutere non tanto delle pratiche e degli esercizi, quanto delle difficoltà incontrate e di come si possano superare.
Ad oggi, forse non in tutti i comuni italiani esistono persone che si sono avvicinate ad un percorso di educazione visiva naturale, ma nelle principali città del nostro Paese il metodo Bates, come il Power Vision System, ed altri approcci naturali alle difficoltà visive, sono abbastanza diffusi e, complice anche la diffusione ed uso dei social network, ora è abbastanza semplice prendere contatto con chi si è incamminato lungo questo affascinante percorso.
Ecco, magari nella tua zona è con loro che potresti incontrarti e dar vita ad un vero e proprio gruppo di supporto visivo che possa accompagnarti nel percorso e permettere anche a te di essere presto di supporto ad altri come te.
Se poi ti è possibile coinvolgere anche un trainer, un educatore visivo, che possono moderare gli incontri e pure fornire un loro contributo esperto, meglio ancora… forse neppure loro sapevano ancora di poterlo fare, o forse solo stavano aspettando che qualcuno glielo proponesse.
Insomma, se il tuo desiderio è quello di lavorare sulla tua vista per cambiare il tuo modo di vedere, segui lezioni individuali con un trainer preparato, fai da autodidatta leggendo tutto ciò che puoi trovare al riguardo e poi praticando, segui corsi, partecipa ai residenziali, ma organizzati anche per portare avanti il percorso con il supporto, e dando tu supporto, di altre persone sulla strada come te.
Essere di aiuto ad altri, è il modo migliore per aiutare se stessi e, nel caso specifico, anche completare più in fretta l’intero percorso che hai scelto di seguire.