Illusioni ottiche in movimento
Arte
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La nostra mente non interagisce mai direttamente con il mondo reale, ma solo attraverso dei sensori posti sui nostri occhi, orecchie, lingua e in ogni punto del corpo. Insomma, solo con un piccolo sottoinsieme del mondo reale '.
Vista Consapevole
Michael Abrash, scienziato a capo di Oculus VR, l'azienda di tecnologie virtuale, alla conferenza annuale sui social network, F8, ha rivelato i trucchi che si celano dietro agli effetti illusori.
http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3018215/Facebook-says-world-ILLUSION-one-day-live-Matrix-like-reality.html
“Cos'è il reale? Cos'è il vero? - Se parliamo di ciò che si può sentire, gustare o vedere, allora il reale è semplicemente una serie di segnali interpretati dal cervello”.
La nostra mente non interagisce mai direttamente con il mondo reale, ma solo attraverso dei sensori posti sui nostri occhi, orecchie, lingua e in ogni punto del corpo. Insomma, solo con un piccolo sottoinsieme del mondo reale '.
Tipico esempio è il fatto che gli esseri umani abbiano solo tre sensori di colore. Per l'occhio umano raggi infrarossi o ultravioletti sono invisibili, e in ogni occhio c'è un punto cieco.
“I nostri dati visivi sono in realtà sorprendentemente scarsi, e anche se fossimo in grado di registrare con precisione ed elaborare ogni fotone che raggiunge i nostri occhi, avremmo sempre troppo pochi dati per ricostruire il mondo con precisione”.
Così, il processo che sta dietro alla vista è questo: il sistema visivo riceve degli impulsi che poi invia alla mente cosciente. Il cervello poi ricostruisce un quadro complessivo, che viene aggiornato continuamente con nuovi dati”.
Per questo non abbiamo mai una percezione diretta della realtà, ma sempre mediata. Non siamo osservatori oggettivi, ma “macchine” che, a partire da stimoli, inferiscono la realtà che vedono.
“L'assioma per cui la realtà è tutto ciò che la mente deduce dagli impulsi nervosi inviati ai sensori sulla base di un modello di mondo, è ciò che rende VR (la realtà virtuale) diversa e più potente di qualsiasi cosa che sia mai venuto prima” spiega Abrash.
Ecco alcuni esempi che dimostrano come i tradizionali modelli di inferenza, talvolta, vengono meno.
I colori cambiano in base alla luce
“Il nostro sistema visivo non è interessato a determinare se i fotoni provenienti da un'immagine sono di colore rosso o blu o grigio. Quel che identifica sono le caratteristiche potenzialmente rilevanti nel mondo reale, in una varietà di condizioni date. Il sistema visivo corregge costantemente i colori della scena. Non si limita a registrare la realtà, ma la modifica costantemente. Il risultato finale è che i colori che vediamo sono l'ipotesi migliore cui è giunto il nostro cervello”.
L'immagine è in movimento o è fissa?
L'”effetto a cascata” (il “motion after effect” MAE), che si verifica quando i neuroni visivi reagiscono a oggetti in rotazione. Le cellule che rispondono al movimento in senso orario a un certo punto si stancano e, quando la rotazione si arresta, si attivano le cellule sensibili al movimento nella direzione opposta. Così, ci si ritrova a guardare degli oggetti fissi che però continuano a muoversi per noi .
“Insomma la realtà virtuale non è altro che la realtà inferita dalla vostra mente. Perciò, Dorothy, allaccia le cinture” ha concluso Abrash salutando la platea con una citazione di Cipher inMatrix.